sabato 9 agosto 2008

Orgoglio e classifiche

Il professor Giuseppe Strappa affida al Corriere della Sera alcune riflessioni sul presente e sul futuro della Sapienza. Il professore ribadisce un cliché ascoltato parecchie volte nell'università: la bassa posizione nelle classifiche (ieri quella cinese, oggi quella del Sole 24ore) e la necessità di ritrovare "orgoglio" di appartenza.
Non discuto della giustezza degli argomenti ma mi permetto di discuterne l'efficacia, per così dire pedagogica: dire che si è 'declassati' genera depressione (a maggior ragione se il dato è indiscutibile e oggettivo) e non si capisce dove dovremmo trovare la forza, lo stimolo per ritrovare l'orgoglio (concetto invece per sua natura soggettivo e individuale). Il richiamo sacrosanto e condivisibile a trovare idee nuove, voglia di sperimentazione, capacità progettuale rischiano di apparire come l'incoraggiamento del maestro che ha deciso di bocciare l'allievo irrecuperabile.