sabato 31 maggio 2008

Ma il Rettore è una carica politica?

Domanda retorica. Eppure è una questione che fa riflettere osservando quello che succede in questi giorni.
Alcuni studenti vengono aggrediti e questo scatena una polemica politica dove l'istituzione accademica viene giudicata, criticata e messa alla berlina da forze politiche, giornali e opinione pubblica. Qualche commentatore prepara una marmellata di eventi e 'incidenti' diversi: si impedisce di parlare - nell'ordine - al Papa, ad un'organizzazione neofascista e persino al presidente iraniano e questo dimostrerebbe in modo inequivocabile l'intolleranza culturale, politica e religiosa della Sapienza. Siamo all'assurdo.
La verità è che la Sapienza è al centro delle tensioni politiche e culturali di questo paese. Questa centralità è sintomo di vivacità e di vitalità di una istituzione. Altro che classifiche cinesi!
Ma torniamo al punto. Chi è chiamato a dirigere questa splendida e complessa 'macchina del sapere e della conoscenza' deve avere l'attitudine a governare questi conflitti, rappresentare l'istituzione e amministrare e gestire l'università. Un figura complessa che può essere individuata solo attraverso un meccanismo democratico di consenso come le elezioni. E' su questo punto che scatta il paradosso: una struttura 'piramidale' che prova a 'rappresentarsi' in modo orizzontale. Leggete i proclami e le captatio benevolentiae dei candidati rivolti alle altre figure dell'ateneo (ricercatori, studenti e personale amministrativo - insomma gli elettori) e il 'silenzio' accademico (magari saremmo smentiti nei prossimi giorni) sui fatti 'politici' di questi mesi.
In quale campagna elettorale un candidato, un raggruppamento politico rinuncerebbe a dire la propria opinione su fatti di cronaca di tale portata?

giovedì 29 maggio 2008

Ci mancava solo questo

  • La Stampa: "Ahmadinejad voleva parlare alla Sapienza"
  • Il Riformista: "Ahmadinejad tra l'Hilton e la Sapienza"

mercoledì 28 maggio 2008

Risposta impeccabile

Corriere della Sera intervista il Prorettore:

Frati, sa cosa si dirà adesso, che alla Sapienza non tutti hanno diritto a parlare
Tutti hanno diritto di parlare, a meno che i richiedenti non abbiano nel loro simbolo immagini violente. Questi hanno un coltello come simbolo, un gladio.

martedì 27 maggio 2008

Le primarie per scegliersi i candidati

E' dai tempi delle primarie per scegliere il premier dell'Ulivo e del segretario del Pd che non vivevamo questa incertezza: quale, tra i quattro prescelti (Attilio Celant, Paolo Lampariello, Guido Martinelli, Alberto Zuliani) sarà chiamato alla sfida per governare l'ateneo?
Ma se qualcuno pensava ad una feroce resa dei conti tra 4 luminari - chi prende più voti vince - deve ricredersi. Il meccanismo è più sfumato:


Ci impegniamo sin d’ora, qualunque sia il risultato delle primarie che si svolgeranno tra il 26 maggio e il 4 giugno, a sostenere nelle successive fasi elettorali il candidato che, sulla base delle risultanze della prima votazione, avrà le maggiori possibilità di essere eletto per realizzare il programma di rinnovamento della Sapienza delineato nel manifesto, e a invitare i nostri sostenitori a fare altrettanto.

Insomma quelle che contano sono le votazioni ufficiali. A questo punto non si capisce a cosa servono queste primarie (se non come astuta operazione elettorale): paradossalmente gli aderenti potrebbero bocciare un candidato che risulti invece premiato dai turni elettorali dando ai volitivi una imbarazzante gatta da pelare.

Non c'è che dire, questo avvio di campagna elettorale promette divertimento.


domenica 25 maggio 2008

Ecco i candidati delle primarie

La Sapienza che vorremmo, il raggruppamento che, con rispetto e per brevità, abbiamo definito dei volitivi presenta la sua rosa di candidati alle primarie per concorrere alla carica di Magnifico Rettore della Sapienza. Il 19 maggio si è riunito il Comitato dei Garanti che ha preso in esame le indicazioni pervenute dagli aderenti del manifesto/appello.
Dall’elenco è emerso che i 527 aderenti al Manifesto hanno espresso complessivamente 358 preferenze, distribuite su 56 diversi candidati.
Solo 9 su 56 risultavano avere i requisiti per la candidatura (adesione al manifesto, ordinari, le preferenze ricevute). Di questi 9, 4 accettavano formalmente la candidatura: Attilio Celant, Paolo Lampariello, Guido Martinelli, Alberto Zuliani.
Update: Le dichiarazioni dei prescelti