mercoledì 23 luglio 2008

Aggiornamento

Ci tocca (e ne siamo felici) fare una correzione al post che lamentava il silenzio dei candidati sulla clamorosa protesta che serpeggia nel mondo universitario sulla manovra del governo.
Un articolo di Libero riporta le posizioni di Orlandi e Frati che promettono battaglia. A queste dichiarazioni (di cui avevamo comunque già sentore) si aggiunge un post del professor Avallone. Il candidato aggiunge la sua critica alla manovra. Non solo. Fedele al ruolo che si è voluto ritagliare di interprete del come e cosa deve fare il Rettore distilla anche questa riflessione che riportiamo:
In questo contesto, la campagna elettorale per il rinnovo del rettore della Sapienza sollecita una riflessione sul ruolo politico del rettore stesso, il quale – oltre a governare la complessa macchina organizzativa dell’Ateneo – dovrà divenire interlocutore autorevole delle istituzioni. E allora penso a un rettore che sappia far valere le istanze del mondo accademico, che riesca a trovare un canale di dialogo con il sistema politico, che riceva la giusta attenzione dalla stampa.

Ho l’impressione che sulla necessità di contrastare un decreto legge ingiusto e penalizzante siamo tutti d’accordo. Forse dovremmo iniziare a riflettere sulla possibilità di realizzare un cambiamento di mentalità, di sviluppare un nuovo modello di governance della nostra università, di cui il rettore sia leader riconosciuto e riconoscibile, anche all’esterno.
Una risposta perfetta alle nostre più sfrenate inquietudini politologiche.

Rimane in silenzio (per ora) La Sapienza che vorremmo. Un silenzio inconsueto per un gruppo che più di altri ha impostato la campagna elettorale come 'parte politica'.

Update:

Riflessione (lunga) di Zuliani e di Marietti sul forum

Per completezza di informazione citiamo anche il consueto (e puntuale) commento di Biader che introduce un po' di sano realismo...