giovedì 4 settembre 2008

Sindacato in apnea

Non si capisce perchè, ma ad ogni appuntamento elettorale per il rinnovo della carica di Magnifico Rettore i sindacati si inabissano. I "rappresentanti dei lavoratori" rimangono in apnea incapaci di prendere l'occasione per le loro rivendicazioni e le loro richieste.

"Non si possono sostenere (o contrastare) candidati che potrebbero rappresentare la nostra controparte"

Una motivazione (permettetici) un po' stupida e un po' ipocrita. Stupida perchè sono 60 anni che i sindacati si confrontano con le elezioni e con il potere politico. Il sindacato è sempre riuscito a tenere distinto e autonomo il proprio ruolo "politico" da quello "dei partiti" (una distinzione dovuta alla capacità dei primi dirigenti del Sindacato - ma è un discorso che ci porterebbe lontano). Un po' ipocrita perchè nel "silenzio" tutti ci sentiamo autorizzati a immaginare chissà quale accordi e quali "scambi" con questo o quel candidato.

Non è uno scandalo riconoscere appartenenze e ispirazioni sindacali dei vari candidati. La "tessera sindacale" non si trasforma automaticamente in "consenso" degli altri iscritti al sindacato. La categoria del "seguace" come quella del "traditore" è - per fortuna - alle nostre spalle. Si può discutere nel merito e nel metodo con laicità e trasparenza senza il timore di chissà quale trappola.

Non è possibile leggere di proposte su ristrutturazioni delle piante organiche, di ridisegno dell'Amministrazione (per non parlare del ridimensionamento delle risorse finanziarie) senza che il sindacato faccia sentire la propria opinione e la propria proposta. Stare alla finestra (in una casa che rischia di crollare) non è mai una buona politica.

Update: La UIL PA-UR vota Frati (16 settembre)