domenica 28 settembre 2008

Il marchese Condorcet si diverte

Dunque sarà Zuliani a sfidare Frati. Martinelli, coerente con l'impegno preso, voterà il suo co-concorrente precedentemente "battuto" alle elezioni primarie del raggruppamento de La Sapienza che vorremmo. Ancora una volta viene dimostrato il paradosso della democrazia: il sistema di votazione a maggioranza non è indipendente dall'ordine delle votazioni. Un paradosso che (a dirla tutta) potrebbe essere applicato anche agli altri docenti usciti dalle primarie.
Il professor Zuliani avrà qualche possibilità di vittoria? L'unico spiraglio possibile (ci pare) è nella conversione aritmetica di tutti i voti espressi dagli avversari di Frati e una "politica" di logoramento delle alleanze elettorali che hanno portato il successo del professor Frati. Due condizioni abbastanza improbabili. L'alta affluenza al voto rende il divario tra Frati e gli altri - se possibile - ancora più drammatico a meno di confondere la chiara indicazione dell'elettorato con delle palline di un pallottoliere da sommare aritmeticamente. Inoltre ci pare che Frati non rappresenti uno schieramento, un'alleanza da battere, semmai le alleanze sono tutte da costruire e rappresentano la grande opportunità di questi giorni.
Non capiamo l'ira del professore: il vecchio saggio cinese ci rammenta che è sempre meglio vincere che stravincere.